27 Marzo – 5 Aprile 1998
Cinema De Amicis, Milano

ABEL FERRARA
L’anarchico e il cattolico

Poco propenso allo svago e alle pubbliche relazioni, cineasta “maledetto” per eccellenza, Abel Ferrara si sottrae da sempre alle mode prediligendo storie difficili, popolate da personaggi torbidi, autodistruttivi, dalle vite consumate. Complice lo sceneggiatore-teologo che istiga quasi tutta la sua opera, St.John, il suo è un cinema dove la violenza e l’inquietudine metropolitane finiscono per stridere e prorompere in situazioni tragiche, spesso ai limiti del visivamente rappresentabile. In una dozzina di titoli ha reinventato i generi, innestando nell’immaginario cinematografico l’immaginario religioso ed erotico che lo tormenta e lo illumina.

Nasce a New York nel 1951 da una famiglia di origini italo-irlandesi. Il nonno, figura centrale della sua infanzia, è un sarnese, tale Esposito, emigrato negli Stati Uniti all’inizio del secolo. Trasportava uva da una costa all’altra per gli italiani del Bronx. Il padre è un bookmaker invischiato nel mondo delle scommesse nel dopoguerra. Forse per cancellare l’origine napoletana, il padre cambiò il cognome da Esposito al nordico, ebraico, Ferrara, e affidò lo svezzamento di Abel a due balie, una irlandese, l’altra ebrea. A 10 anni, quando il padre non riesce più a controllare la situazione e teme per la vita, Ferrara si trasferisce con la famiglia a Peekskill nella valle dell’Hudson, verso Albany, a un centinaio di chilometri a nord di New York. Qui frequenta il liceo e conosce Nicholas St. John, con cui condivide fin dall’inizio la passione per il rock (sopratutto Rolling Stones e Bob Dylan) e il cinema (sopratutto il cinema europeo).

L’esordio ufficiale di Ferrara, The Driller Killer è un horror girato in 16mm a ventotto anni con un budget di appena 50.000 dollari tra casa sua e le strade della Bowery. Riscuote un discreto successo in una ventina di cinematografi negli Stati Uniti (Ferrara racconta che la televisione gli commissionò degli spot televisivi). Protagonista del film è lo stesso Ferrara come Reno Miller, artista underground “sull’orlo di una crisi di nervi”. Il regista appare come attore, ma in una parte secondaria, anche nel successivo L’angelo della vendetta. Dopo aver girato il suo terzo lungometraggio Paura su Manhattan, non trovando finanziamenti, Ferrara decide di lavorare per la tetelevisione, e in un triennio (1984-1987) accetta tre proposte: due episodi del serial poliziesco Miami-Vice, il film Il gladiatore e il ‘pilota’ del serial della Nbc “Crime story”, per cui in un secondo momento dirige anche 5 puntate brevi. Nel 1987 esce China girl che ottiene un buon successo a partire dalla presentazione ufficiale al Marché di Cannes.

Successivamente, Ferrara prepara tre film che escono quasi in contemporanea tra la primavera del 1992 e l’autunno dell’anno successivo: Il cattivo tenente, Ultracorpi – L’invasione continua e Occhi di serpente, presentato in competizione alla Mostra del cinema di Venezia. Alla rassegna che gli somiglia di più, il Filmfestspiele di Berlino, Ferrara affida The addiction, l’opera cruciale, un film in bianco e nero girato in poche settimane a New York, in Italia trasmesso fino ad oggi solo da Tele +. Nel 1996 il regista presenta alla Mostra di Venezia il titolo che lo rende più popolare, Fratelli, mentre l’anno dopo è fuori concorso a Cannes con Blackout. Nel 1998 gira e presenta a Venezia New Rose Hotel, interpretato da Christopher Walken, Willem Dafoe e Asia Argento. Nel 2001 torna a Cannes con il suo nuovo lavoro, Il nostro Natale.

ELENCO DEI FILM IN PROGRAMMA
Driller Killer (1979)
L’angelo della vendetta (1980)
Paura su Manhattan (1984)
China Girl (1987)
Oltre ogni rischio (1988)
King of New York (1989)
Il cattivo tenente (1992)
Ultracorpi – L’invasione continua (1993)
Occhi di serpente (1993)
Lezioni di piano (1993)
The addiction (1995)
Smoke (1995)
Lo sguardo di Ulisse (1995)
Fratelli (1996)
Blackout (1997)
Love on the a train (1997)

CREDITS

Progetto a cura di
Silvio Danese e Pier G. Carizzoni

Organizzazione
ProMovie e Associazione Culturale Dioniso

Comune di Milano-Settore Cultura e Musei-Ufficio Cinema

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